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Green Pass e QR Code: quali sono i dati personali coinvolti?

Green Pass e QR Code: quali sono i dati personali “coinvolti”?
Con lo scoppio della pandemia abbiamo assistito a un vero e proprio boom nell’utilizzo dello strumento tecnologico dei QR Code: dal menù nei ristoranti ai biglietti aerei, fino al Green Pass. Ma in cosa consiste davvero questa tecnologia? Quali sono davvero le informazioni che può contenere?

La tecnologia del QR Code nel Green Pass
Oggi, grazie all’impiego dei QR Code (Quick Response Code), abbiamo assistito a una notevole riduzione delle occasioni di contatto. Questi codici a barre a risposta rapida fanno ricorso alla tecnologia di AR per dare accesso a una quantità maggiore di informazioni attivate digitalmente a seguito della scansione con un apposito software (oggi integrato nella fotocamera di quasi tutti i dispositivi mobile). 

Di fatto, i QR Code condensano una quantità più o meno grande di informazioni in un simbolo, caratterizzato da tre quadrati disposti negli angoli, che funzionano da punti di riferimento per il software di decodifica (che può così raddrizzare l’immagine e leggerne bit con un sistema per cui il bianco è 0, il nero è 1). Nel caso del QR Code presente nel Green Pass è stato inserito un elemento ulteriore: una procedura specifica per evitare contraffazioni. 

L’applicazione che scansiona e “legge” il codice del Green Pass è rilasciata dal Ministero della Salute e utilizza la chiave pubblica del sigillo di firma per verificare la provenienza e l’integrità del dato. Il codice sorgente delle applicazioni usate per la lettura dei dati è open source e disponibile su Github. 

Il QR Code presente nel Green Pass contiene le informazioni relative ai dati identificativi del soggetto (nome, cognome, data di nascita), il numero di dosi di vaccino ricevute, la tipologia e la data della vaccinazione. Pertanto, non vi sono ulteriori informazioni relative allo stato di salute o altri dati sensibili che entrerebbero in conflitto con la tutela europea dei dati personali.

“VerificaC19”: l’app per controllare il Green Pass
Dal 6 agosto sarà obbligatorio l'uso del Green Pass dai 12 anni in su per andare al ristorante, nei bar al chiuso, nei cinema, nelle palestre, per andare allo stadio e in molti altri luoghi aperti al pubblico. Solo coloro che erogano i servizi potranno verificare la validità della certificazione grazie all'applicazione “VerificaC19”, sviluppata dal Ministero della Salute in collaborazione con il Ministero per l'Innovazione Tecnologica.

L’app, utilizzabile anche in modalità offline, è conforme alla versione europea (diminuisce il numero di dati visualizzabili dall’operatore, per minimizzare le informazioni trattate). È possibile scaricare gratuitamente VerificaC19 sia dal Playstore di Google per dispositivi Android dalla versione 8, sia dall’AppStore di Apple con iOS versione 12.1 o superiore. Per avere maggiori informazioni sull’app è possibile consultare il seguente link del Governo.

Verso una maggiore tutela dei dati personali
L’utilizzo dei QR Code in numerosi ambiti della nostra quotidianità suggerisce come la tecnologia spesso fornisca gli strumenti più idonei e utili per affrontare le sfide quotidiane, anche in situazioni imprevedibili di emergenza sanitaria come quella dettata dall’attuale pandemia. Come abbiamo visto, i dati coinvolti durante l’attività di riconoscimento del Green Pass, in pieno accordo con la tutela europea dei dati personali, non riguarderanno i dati sensibili e non ci sarà alcun rischio per la nostra privacy.

Come avere il Green Pass sul tuo smartphone: ecco alcuni consigli pratici
In futuro, dunque, sarà sempre più utile avere a portata di smartphone il QR code del Green Pass. Esistono diverse soluzioni. Noi ve ne segnaliamo due: una per i dispositivi Apple e una per quelli Android. Su iPhone è possibile salvare il Green Pass digitale nel Wallet insieme a tanti altri documenti fondamentali per le attività quotidiane come carte di credito, bancomat, biglietti dei treni e molto altro. È, inoltre, possibile mostrare il Green Pass anche dal Wallet dell’Apple Watch senza neanche la necessità di utilizzare lo smartphone. 

Per il “mondo” Android, una soluzione può essere l’app Stocard (disponibile anche per Apple) alla quale è possibile aggiungere il Green Pass. 

Bastano poche semplici “mosse”: 

premere il “+”, selezionare la voce “carta generica”, 
verrà poi data la possibilità di accedere a una foto o alla fotocamera, 
si seleziona l’immagine di interesse,
si viene indirizzati verso una schermata in cui, se si scrive il nome della card (Covid…) viene recuperata la dicitura “Certificazione verde Covid-19”.
 

In questo modo si potrà avere sempre a disposizione la documentazione necessaria senza bisogno di documenti cartacei o di una connessione a internet stabile. Un piccolo cambiamento che entrerà a far parte della nostra quotidianità per migliorare la sicurezza di tutti.

Fonte: https://synesthesia.it/green-pass-e-qr-code-quali-sono-i-dati-personali-coinvolti/